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La sorpresa di una barriera corallina nei mari di Santa Maria di Leuca
A circa mille metri di profondità, nei fondali di Santa Maria di Leuca vive una meravigliosa barriera di corallo bianco. La scoperta della sua presenza è stata una sorpresa per gli stessi ricercatori convinti che i coralli del Mediterraneo si fossero estinti con l’ultima glaciazione.
Inoltre, l’equipe dell’Università di Bari che ha fatto la bellissima scoperta, ha potuto constatare che quello di Leuca è un corallo vivo e non fossile.
Inoltre, la sua sua presenza nei fondali fangosi è importantissima in quanto fonte di ossigeno per tutte le specie dell’intero Mar Mediterraneo.
Sono proprio i coralli vivi nei fondali a favorire lo sviluppo di un habitat unico dove cercano rifugio e si riproducono tantissime specie favorendone la biodiversità. Infatti, il “Mar Mediterraneo occupando soltanto l’0,7 % della superficie oceanica del mondo, ospiterebbe circa l’8% della biodiversità marina globale”!
Un motivo in più per salvaguardare questa preziosa risorsa permetterà la sopravvivenza di tantissimi pesci che fanno parte anche della nostra catena alimentare.
Le autorità locali hanno riconosciuto da subito l’importanza scientifica e culturale della scoperta, tanto da avviare il grande progetto del Museo del Mare a Leuca. Avendo già ottenuto un finanziamento da parte della Regione Puglia, è stato individuato anche l’edificio che dovrà ospitare i locali del museo.
Ovviamente il tema principale e la maggiore attrattiva sarà il corallo bianco di Leuca e l’intera barriera corallina attraverso la divulgazione di fotogrammi, video e documentazioni scientifiche.
Dove si trova il Corallo Bianco di Leuca?
I banchi di corallo bianco censiti al largo di Santa Maria di Leuca si trovano a 15-20 miglia dalla costa tra i 350 e i 1100 metri, e si estendono in un’area di circa 900 chilometri quadrati.
Tra i coralli bianchi a 730 metri di profondità nuotano gamberi rossi e viola e centinaia di pesci, e varie altre specie che qui si riproducono. Il nemico principale che rischia di danneggiare l’intero ecosistema è la pesca a strascico nelle zone limitrofe che i pescatori possono facilmente raggiungere. Purtroppo quest’attività negli anni ha danneggiato irrimediabilmente i confini della scogliera che nel tempo si sta addirittura assottigliando! Per correre ai ripari e cercare di tutelare tutta l’area e proteggere quella preziosa biodiversità è stata istituita la riserva marina Deep-sea fisheries restricted area.
Dove si estende la riserva marina Deep-sea fisheries restricted Area a Leuca?
Grazie all’impegno ed alla caparbietà dei ricercatori pugliesi, l’area del corallo bianco di Leuca è stata inglobata in una nuova forma di riserva marina dove è vietata la pesca a strascico, la DEEP-SEA Fisheries Restricted Area, F.R.A. al largo di Santa Maria di Leuca.