Castrignano del Capo, l’antica fortezza vicino Leuca

Vista aerea di Santa Maria di Leuca
Vista aerea di Santa Maria di Leuca

Castrignano del Capo ed i suoi borghi medioevali

Castrignano del Capo è il comune di cui fa parte la marina di Santa Maria di Leuca, il paradiso delle vacanze nel Salento. Situato a circa 4 km da Leuca il paese conserva ancora il cuore del borgo medioevale. Infatti il Borgo Terra di Castrignano è uno dei siti più visitati ed una meta imperdibile durante le vacanze nel Salento.

Santa Maria di Leuca Grotte

Il paese conta circa 5000 abitanti e del suo territorio fanno parte anche Santa Maria di Leuca ed i due piccoli borghi di Giuliano di Lecce e Salignano. Il fulcro del del paese è la bella piazza di San Michele dove troneggia al centro la statua con S. Michele Arcangelo e dove si affaccia la chiesa madre dedicata al patrono. E’ un posto molto accogliente ed un luogo particolarmente piacevole per consumare un aperitivo visto che ci sono diversi bar con tavoli all’aperto. Tutto intorno bei palazzi antichi e ristrutturati, spesso trasformati in confortevoli B&B, botteghe artigiane, parrucchieri, agenzie e altre attività commerciali.

A pochi metri di distanza si trova piazza S. Giovanni con la statua su un’altra colonna. Anche qui graziosi bar con tavoli all’aperto dove gustare un apertivo e le stuzzicherie salentine.

Il mercato settimanale si svolge il giovedì mattina. Il Santo Patrono è San Michele Arcangelo e si festeggia il 20 settembre. I Santi Medici Cosma e Damiano si festeggiano i giorni 27 e 28 settembre.

Cosa vedere a Castrignano del Capo?

BORGO TERRA. E’ il posto più suggestivo e forse il più importante dal punto di vista storico. Si tratta di un intero rione, il più antico del paese che, nonostante i rifacimenti subiti nel tempo ne ha conservato la sua pianta originale a forma quadrata, insomma un angolo di Medioevo! Una vera e propria fortezza costruita per proteggere gli abitanti dalle incursioni e dei Saraceni nel corso del XIV secolo e quelli successivi. Tra i vicoli spicca la bellezza di Palazzo Fersini risalente al 1460. Durante l’anno il posto ospita iniziative culturali ed una particolare edizione del presepe vivente.

  • LA CHIESA DI SAN MICHELE si trova nel centro di Castrignano del Capo ed è dedicata a San Michele Arcangelo. L’attuale struttura risale al 1743, costruita sulle rovine di una chiesa precedente distrutta dal terremoto nello stesso anno. La consacrazione della nuova chiese avvenne il 22 dicembre del 1751 alla presenza del Vescovo D. Luigi D’Alessandro. Il portone centrale d’ingresso è lavorato con bassorilievi e una statua in pietra di San Michele. L’interno è ad unica navata con altari laterali, bellissime tele, opera di artisti locali ed un organo del 1751 (Sebastiano Kircher). Al centro della piazza nei pressi della Chiesa troneggiano le due colonne, quella dedicata all’Immacolata Concezione e l’altra a San Michele.
  • La cappella di S.Antonio risalente al secolo XIX, La cappella di S. Maria della Misericordia costruita sulle rovine della chiesa di S. Maria dello Trisciolo nel 1639.
  • La cappella della Madonna delle Morelle adiacente il cimitero e poco più avanti la piccola cappella dello Spirito Santo. Alla periferia di Castrignano si trova l’insediamento rupestre di Terragreci, un complesso di grotte rupestri con tracce di frequentazione antiche e bizantine. La strada che conduce a Leuca ha conservato ancora la presenza di due edicole votive.

Castrignano del Capo, le origini del borgo

Il borgo di Castrignano del Capo ha origini molto antiche ed è strettamente collegata a quella di Santa Maria di Leuca. Sulla costa del capo di Leuca infatti, tra le grotte che si affacciano sul mare, gli archeologi hanno appurato la presenza dell’uomo già nel Paloeolitico. Non abbiamo però fonti certe circa la data della fondazione del borgo di Castrignano del Capo.

Secondo alcuni probabilmente sarebbe stato fondato dal centurione Castrinio al quale furono assegnati questi territori. Per altri studiosi invece il borgo sarebbe stato in origine un punto di vedetta posto tra la città messapica di Vereto e Leuca, che i Romani chiamavano CASTRUM.

In seguito alla distruzione di Vereto ad opera dei Saraceni molte popolazioni scampate iniziarono a trovare riparo presso i borghi e le fortezze vicine. Quindi Castrum divenne nel tempo il borgo di Castrinum e quindi Castrignano. In seguito, per distinguerla dall’altra fortezza in terra d’Otranto, Castrignano dei Greci, divenne Castrignano del Capo.

L’antico stemma della città è una conferma a questa ipotesi: su uno sfondo azzurro spiccano una fortezza con due torri più alte. L’antica fortezza romana fu completamente distrutta con il terremoto intorno al 1450. La fiera e combattente popolazione di Castrignano cento anni dopo eresse un nuovo fortilizio che però non riuscì a fermare i saccheggi ad opera degli algerini che giunsero in paese attraverso Leuca nel 1624.

L’età feudale inizia con l’arrivo dei Normanni nel XII secolo e si protrae fino alla fine del feudalesimo nel 1806. L’intero feudo di Castrignano del Capo appartenne a diverse famiglie di feudatari, al Barone Bernardo De Castro, poi di seguito al figlio Gualtiero al quale successe la Famiglia Pignatelli, De Caniano, Capano, Della Ratta, Del Balzo, De Capua, Conzaga, Guarini.

Personaggi illustri di Castrignano del Capo

Tra i personaggi illustri nati a Castrigano del Capo :

  • Tarquinio Fuortes (scrittore e Letterato)
  • Diomede De Ruggero (letterato)
  • Nicola Donnicola (medico)
  • Antonio Panzera (Deputato)
  • Domenico Trani (poeta)
  • Tommaso Chiffi (teologo)
  • Vito Maruccia (avvocato)
  • Luca Patese (chirurgo)
  • Carlo Trani (medico).

Salignano – frazione di Castrignano del Capo

La piccola frazione di Salignano è praticamente attaccata quasi al centro abitato del proprio comune. Una leggenda racconta che le due comunità si contesero per secoli la statua e la desta di San Giuseppe.

Cosa vedere a Salignano?

  • La principale attrattiva è senz’altro l’antica TORRE di difesa divenuta anche il simbolo del paese stesso. Sull’architrave all’ingresso del monumento si legge chiaramente la data del 1550, anno della sua costruzione a scopo difensivo. Ha forma circolare, alta 15 mt, ed è dotata di cannoniere. Oggi è sede di mostre ed eventi culturali.
  • LA CHIESA DE LE RASCE. E’ ubicata in campagna dove un tempo sorgeva il casale Criminno. Secondo la leggenda San Pietro durante il suo viaggio cercò riparo in una delle grotte rupestri nel territorio dove comparve un ‘immagine della Madonna. Gli abitanti innalzarono lì una chiesa (1679).
  • La CHIESA MADRE di Salignano è dedicata a Sant’Andrea Apostolo e risale al 1788
  • La Chiesa della PURIFICAZIONE (‘500) con la preziosa tela della Purificazione.
  • LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE a circa 500 mt di distanza dalla chiesetta della Madonna delle Rasce. Fra Tommaso e Fra Giacomo in data 1620 diedero l’avvio alla costruzione dell’opera successivamente completata dal popolo di Castrignano e di Salignano. Lo stile della chiesa è barocco con decorazioni in carparo anche sul soffitto. Sull’altare un dipinto che riproduce San Francesco. Adiacente la chiesetta anche un piccolo ospizio. Infatti il luogo era frequentato dai pellegrini durante i loro cammini giubilari verso S.Maria di Leuca. Il 19 marzo era il giorno dedicato a San Giuseppe e vi si svolgeva un mercato nel tempo diventato fiera di San Giuseppe

Giuliano di Lecce – frazione di Castrignano del Capo

Anche Giuliano è una frazione del Comune di Castrignano del Capo. Secondo alcuni storici a fondare Giuliano fu il centurione romano JULIANUS che come altri nel capo di leuca, aveva ricevuto queste terre dopo la vittoria. Passeggiando per le vie di Giuliano ci si può incuriosire ricercando le tantissime epigrafi latine sui muri delle case, testimonianza di una saggezza antica.

Cosa vedere a Giuliano?

  • MENIR MENSI – Le origini molto antiche di Giuliano sono confermate dalla presenza di un particolare tipo di menir a cappello. Si trova nel centro storico del paese in un angolo che ci riporta ad un tempo passato.
  • Centro storico di Giuliano Girovagando per le stradine di Giuliano si rimane affascinati dal sapore antico di tutto il borgo. Un bellissimo portale ci invita all’interno del centro storico dove si trovano case a corte ed un dedalo di vicoletti dove d’estate si svolge la famosa sagra.
  • la Chiesa di San Giovanni Crisostomo, risale al ‘500, nel suo interno affreschi e l’organo del 1721.
  • Il Castello cinquecentesco una delle più importanti testimonianze dell’età feudale nel capo di Leuca. Ha conservato la sua struttura originaria, il suo fossato, il ponte di accesso all’ingresso, le sue due torri quadrate e ben proporzionate. Purtroppo il suo stato di quasi abbandono è veramente triste. Il bellissimo centro storico di Giuliano e le sue stradine sono lo scenario in cui si svolge ogni anno ad agosto la famosa Sagra dei sapori antichi.
  • La Chiesa di San Pietro del X secolo d. C. eretta su una costruzione già esistente e per la quale furono utilizzate (come la vicina CENTO PIETRE di Patù) i grandi blocchi in pietra delle vicine mura messapiche della città di Vereto. Oggi la chiesa, monumento nazionale di terza categoria, versa in uno stato molto precario, senza il tetto, si presenta ad una sola navata. La tecnica costruttiva è simile a quella usata per la chiesa di San Giovanni vicino a Centopietre. Nel suo interno si possono notare residui di affreschi mentre all’esterno si trovano dei pozzi e delle antiche tombe scavate nella roccia. Dedicata a San Pietro quale testimonianza del passaggio dell’Apostolo in viaggio per Roma, si trova nella periferia del paese andando verso il cimitero.

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